È con estrema tristezza per la sua scomparsa che mi accingo a ricordare la figura del Professor Luigi Costato con il quale ho condiviso la Sua Presidenza dell’Italmopa dal 1989 al 1999. Il Suo apporto è stato determinante per la crescita della rilevanza politica e di rappresentanza della categoria dei mugnai. La Sua impronta, infatti, si è subito avvertita non soltanto nell’ambito del settore ma, soprattutto, presso le Istituzioni pubbliche e le rappresentanze professionali nazionali e internazionali con le quali l’Italmopa si rapporta. Le Sue doti imprenditoriali in settori strategici quali l’industria estrattiva, l’agricoltura e l’industria cerealicola, a cui si univa una cultura accademica di emerito giurista, lo hanno reso una personalità di straordinario eclettismo. In altre sedi più specifiche è stato giustamente ricordato il Suo apporto originale sul diritto agrario, evolvendo questa disciplina, primo studioso in Italia, nel diritto agroalimentare.
I testi da lui scritti in materia sono tuttora un’eredità per tutti gli studiosi del settore. Ovviamente anche noi della struttura Italmopa siamo stati i primi beneficiari dei Suoi saggi insegnamenti e consigli, sempre impartiti con estrema benevolenza e umanità. Oltre alla valorizzazione della rappresentanza politica dell’industria molitoria, primo settore a ottenere la certificazione igienicosanitaria, richiesta dalla legislazione comunitaria, non va dimenticata la Sua dedizione verso il mondo giovanile anche nell’ambito della Categoria. Abbiamo insieme costituito il Gruppo dei Giovani industriali Italmopa, superando la contrarietà della Confindustria che mal digeriva che tali Gruppi Giovani si costituissero presso le associazioni professionali di categoria, volendoli invece riservare alle sole Territoriali. Il nostro precedente è stato poi replicato da altre Categorie del settore alimentare.
Ricordo ancora la Sua collaborazione come editorialista della Rivista “Molini d’Italia” che, dopo la lungimirante acquisizione realizzata dal Presidente Colombo nel 1984, grazie al Suo prezioso contributo ha assunto una grande vitalità, il che ha contribuito al conseguimento degli obiettivi raggiunti grazie alla Sua intraprendenza e alle Sue intuizioni. E va ricordato anche il suo supporto alla costituzione dell’Antim (Associazione Nazionale dei Tecnici dell’industria molitoria) di cui da tempo si avvertiva l’esigenza per raccordo tecnico-istituzionale con una figura, quella del capo mugnaio, insostituibile nell’attività molitoria. Da ultimo non posso non riportare un lato intimo della Sua personalità, quel legame stretto con i nipoti. Ricordo quando teneva uno di essi, ancora piccino, sulle ginocchia perché facesse pratica con la tastiera del computer. A tutta la famiglia, in particolare alla consorte Giusi e ai figli Antonio e Alessandra, va la mia più sentita partecipazione al loro dolore.
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