La produzione di cereali nell’Unione Europea per la attuale stagione 2024/25 è vista in leggero ribasso. Le raccolte di grano, mais, orzo, avena e segale dovrebbero ammontare a 267,4 milioni di tons, con una riduzione dell’1,65% rispetto ai 271,9 milioni di tons dell’annata precedente. La stagione di coltivazione fin dall’autunno 2023 è stata caratterizzata da insistenti piogge sia in Francia sia in Germania – in entrambi i Paesi si sono quindi avuti sensibili cali produttivi. In calo anche la produzione maidicola in Romania, Bulgaria e Ungheria, paesi che invece hanno avuto una estate particolarmente rovente. Una parziale compensazione del complesso della produzione cerealicola si è avuta grazie ai buoni raccolti della Spagna e dei paesi del Nord Europa.
Il grano
Le produzioni di grano della Ue sono state stimate con una riduzione di circa il 10% rispetto alla precedente stagione: si è passati da 135 a 122 milioni di tons. L’abbassamento è dovuto in particolare alle forti piogge in paesi produttori quali Francia, Germania, Belgio, Polonia e Repubblica Ceca – le pessime condizioni di raccolta hanno peraltro causato danni qualitativi con forte sviluppo di parassiti fungini e bassi titoli proteici. In Francia e Germania i raccolti sono stati i più bassi degli ultimi 30 anni.
In Romania le rese sono state invece condizionate dalla siccità, che però ha influito positivamente sulla qualità, ovvero sul contenuto proteico dei grani. Note positive in Spagna, reduce da una disastrosa stagione precedente, mentre buoni sono stati i raccolti in Bulgaria.
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Direttore Marketing & Qualità e Vice Direttore di Mercato Caab Spa, Direttore scientifico Fondazione Fico
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