L’economia circolare è un modello di produzione e consumo alternativo a quello dell’economia lineare e si basa sulla capacità di recuperare, riutilizzare o riciclare i materiali di scarto ottenuti nelle varie fasi produttive, contribuendo a ridurre al minimo gli sprechi. In particolare, il recupero dei materiali di scarto del settore agroalimentare, oltre a ridurre l’impatto ambientale, offre la possibilità di estrarre diversi composti bioattivi, come gli antiossidanti, che possono essere utilizzati in altri settori produttivi. In questo lavoro vengono riportate le prove preliminari di estrazione da materiale di scarto derivante dalla macinazione del grano (fornito dalla società Casillo Next Gen Food Srl) per il recupero di composti antiossidanti. A questo scopo è stato effettuato un confronto tra due tecniche di estrazione: la macerazione, una tecnica di estrazione convenzionale e una tecnica di estrazione dinamica innovativa, nota anche come estrazione rapida solido-liquido dinamica (RSLDE) mediante Naviglio estrattore (NE). Nella caratterizzazione dei composti bioattivi l’interesse si è focalizzato sulla presenza dell’acido ferulico, un potente antiossidante, noto per le sue proprietà antiaging. Tuttavia, queste biomolecole sono spesso intrappolate nelle strutture delle pareti cellulari e l’idrolisi enzimatica è riconosciuta come uno strumento prezioso per migliorare l’efficienza di estrazione in modo rispettoso dell’ambiente. Pertanto, è stato sviluppato un protocollo mirato all’estrazione dell’acido ferulico, utilizzando l’enzima ferulilesterasi. Successivamente, la caratterizzazione degli estratti ottenuti è stata eseguita mediante gascromatografia con rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID).
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