Il 19 luglio 2021 il Consiglio dei Ministri europei ha espresso il suo sostegno sia al piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica presentato dalla Commissione, sia alle conclusioni del Consiglio riguardanti tale piano. Molte delegazioni hanno preso la parola per mettere in luce una serie di aspetti del piano, tra cui la necessità di stimolare la domanda di prodotti biologici sensibilizzando i consumatori e incoraggiando le istituzioni pubbliche, ad esempio le scuole, a fornire alimenti biologici nelle loro mense. Sono state inoltre segnalate le diverse situazioni di partenza degli Stati membri e l’esigenza di tenerne conto. Nella risoluzione sul Piano d’azione dell’Ue per l’agricoltura biologica, adottata lo scorso 3 maggio con 611 voti favorevoli, 14 contrari e 5 astensioni, i deputati del Parlamento europeo hanno sottolineato che l’agricoltura biologica è un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici, chiedendo, al contempo, uno sviluppo orientato dal mercato del settore biologico, approcci nazionali e regionali, nonché il sostegno alla ricerca nell’agricoltura biologica. La risoluzione adottata evidenzia i molti vantaggi dell’agricoltura biologica per la mitigazione dei cambiamenti climatici, la biodiversità e la protezione del suolo. Se, da un lato, il testo sottolinea che lo sviluppo e la crescita del settore biologico devono essere guidati dal mercato, allo stesso tempo richiede anche un sostegno adeguato per gli agricoltori dai fondi della Politica Agricola Comune. La risoluzione rimarca poi il ruolo fondamentale per l’agricoltura biologica della filiera, che dovrebbe essere corta, locale, stagionale e intelligente. Richiede quindi che siano effettuati investimenti per facilitare lo sviluppo delle filiere alimentari corte. Riconoscendo il ruolo svolto dal settore privato nello stimolare la domanda di prodotti biologici, i deputati sostengono che gli Stati membri dovrebbero incoraggiare le catene di vendita al dettaglio a promuovere il consumo di prodotti biologici. Secondo quanto riportato nella risoluzione, non esiste un unico modello agricolo che si adatti a tutti i Paesi e a tutte le Regioni europee. Gli Stati membri dovrebbero pertanto definire le proprie strategie nazionali o regionali per l’agricoltura biologica. Tali strategie dovrebbero includere procedure di appalto pubblico per promuovere le catene di approvvigionamento locali e appalti pubblici verdi volti a un’alimentazione più sana e rispettosa dell’ambiente nelle istituzioni pubbliche e alla riduzione degli sprechi di prodotti biologici. Secondo i deputati del Parlamento europeo, la ricerca e l’innovazione nelle produzioni animali o nel garantire la disponibilità di alimenti zootecnici proteici, delle vitamine e dei prodotti fitosanitari necessari sono fondamentali per la sostenibilità del settore dell’agricoltura biologica. Quindi, si incoraggia sia un approccio basato sulla scienza e l’innovazione in materia di nuove fonti di nutrienti vegetali, sia la ricerca sulle sementi biologiche. Dopo le osservazioni generali, nell’ambito della risoluzione sono stati evidenziati e sviluppati i seguenti capitoli: stimolare la domanda e acquisire la fiducia degli operatori; stimolare la riconversione e rafforzare l’intera catena del valore; migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità.
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