La partenza di navi cariche di cereali dai porti del Mar Nero è molto importante anche per salvare la zootecnia italiana da una situazione che vede l’Ucraina come secondo fornitore di mais dell’Italia. Il nostro Paese importa infatti circa la metà del proprio fabbisogno per garantire l’alimentazione degli animali negli allevamenti. Si tratta di un commercio fondamentale per l’Italia, anche perché l’assenza di precipitazioni rischia di dimezzare la produzione interna di foraggio e mais destinati all’alimentazione animale a causa del caldo e della siccità che hanno colpito duramente l’Emilia Romagna, dove si concentra un terzo della produzione agricola nazionale.
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