Negli ultimi anni Russia e Ucraina sono diventati forti esportatori agroalimentari. Per quanto riguarda i cereali, la Russia è oggi il primo esportatore mondiale con 37,3 milioni di tonnellate, mentre l’Ucraina è in quinta posizione con 18,1 milioni di tonnellate. Questi due Paesi rappresentano nel complesso quasi il 28% delle esportazioni mondiali di cereali. Se la Russia condiziona il mercato globale del grano tenero, l’Ucraina incide fortemente per il mais.
IL CONFLITTO FRA RUSSIA E UCRAINA CAUSERÀ UNA FORTE VOLATILITÀ
Quest’ultima garantisce il 16% del mais esportato a livello mondiale ed è il primo fornitore dell’Ue: circa la metà del mais importato nell’Unione europea proviene dall’Ucraina,con Olanda e Spagna fra i maggiori clienti (dati Euronext, USDA, Borsa Chicago, Borsa Parigi).
Per la campagna in corso, la produzione di grano tenero nell’Unione europea è prevista in rialzo a 138 milioni di tonnellate rispetto ai 127 milioni della campagna precedente (dati USDA). Le superfici investite dovrebbero essere superiori o equivalenti a quelle della campagna 2019-2020 (circa 24 milioni di ettari). Oltre alla Francia, che l’anno scorso ha registrato un record produttivo di grano tenero a 37 milioni di tonnellate, sono in crescita anche la Bulgaria e la Romania, dove il settore granario è in forte sviluppo.
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Direttore Marketing & Qualità e Vice Direttore di Mercato Caab Spa, Direttore scientifico Fondazione Fico
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