Ci occupiamo di un tema già rilevante per il settore alimentare, ma che certamente avrà sempre maggiori ricadute per gli operatori e solleverà questioni giuridiche ulteriori: quello delle sostanze neoformate (s.n.f.) indesiderabili.
Le lavorazioni, anche quelle note, così come l’aggiunta di sostanze (seppure autorizzate) talvolta possono determinare situazioni che hanno un impatto negativo sulla salute.
Insomma, lavorazioni lecite, come la cottura, l’impiego di additivi legalmente approvati e altri fattori possono essere alla base di produzioni di molecole biochimiche – così viene affermato tecnicamente -, diverse da quelle tipicamente presenti nell’ingrediente di base. Si tratta, insomma, di sostanze, che possono produrre effetti indesiderati seppure essendo conseguenti ad attività volontarie e normalmente legali. Banalizzando si potrebbe definirli come contaminanti derivanti dalla trasformazione degli alimenti, quindi di processo.
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Avvocato esperto in diritto dell’alimentazione
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