Lo scorso 18 maggio si è tenuto il consueto appuntamento con i “Durum Days”. La manifestazione, organizzata in modalità online tramite webinar, ha reso possibile anche quest’anno un utile e proficuo confronto tra gli attori della filiera nazionale frumento duro sulle previsioni della prossima campagna. A prendere parte all’evento, organizzato in collaborazione con il CREA, oltre a Italmopa, i rappresentanti delle altre sigle della filiera frumento duro: Assosementi, Cia, Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Compag, Unione Italiana Food.
Nell’occasione sono stati illustrati i risultati di uno studio estremamente interessante realizzato da Areté, società di ricerca e consulenza specializzata nell’agrifood, dal quale sono emersi alcuni elementi chiave utili a comprendere e valutare l’andamento del comparto. Innanzitutto, nonostante il prolungato blocco del settore Horeca, nel 2020 la filiera italiana ha prodotto l’11% di pasta in più rispetto al 2019, con picchi di crescita superiori al 40% in alcuni periodi dell’anno. Già per quest’anno si prevede però un ritorno ai livelli prepandemia, con una produzione dell’1% superiore a quella del 2019.
La domanda di pasta si va infatti attestando su livelli più usuali: nel primo trimestre di quest’anno i consumi hanno registrato un -15,1% rispetto all’analogo periodo del 2020, mentre su base annuale si stima un -3,4% rispetto al 2020, con un probabile ritorno dei livelli di consumo a quelli registrati nel 2019.
I “DURUM DAYS” SONO STATI L’OCCASIONE PER UN UTILE E PROFICUO CONFRONTO TRA GLI ATTORI DEL SETTORE
In merito alle scelte di acquisto effettuate sullo scaffale dai consumatori, si conferma un’attenzione particolare per i prodotti di qualità e pasta 100% made in Italy, un trend che sta determinando una crescita della quota di mercato dei brand minori. Con riguardo, in modo specifico, ai fondamentali, nel 2021 la produzione di grano duro è stimata in crescita sia a livello nazionale (+9%), sia a livello mondiale (+6%), anche in virtù dell’aumento delle superfici delle aree seminate (+4%). Si inverte anche il trend delle scorte finali (+10%) dopo tre campagne in cui risultavano in calo. L’incremento della disponibilità di prodotto e la crescita delle scorte stanno contribuendo a un graduale contenimento dei prezzi del grano duro: se avevano, infatti, raggiunto picchi superiori ai 300 euro a tonnellata nel 2020, sono calati gradualmente nel 2021, per tornare ai livelli di maggio 2019.
Per la nostra Associazione i Durum Days sono stati l’occasione per evidenziare nuovamente, a tutela e in rappresentanza dell’industria molitoria italiana, l’importanza di un corretto e continuo approvvigionamento in frumento duro di qualità per consentire la produzione di semole in grado di rispondere alla domanda dell’industria pastaria e dei consumatori.
Ricordiamo, infatti, che l’industria molitoria rappresenta da sempre un’eccellenza nel panorama dell’industria alimentare italiana e siamo convinti che sia necessario favorire l’incremento della disponibilità di grano duro nazionale di qualità. Al contempo, restiamo però consapevoli che tale incremento non potrà in alcun modo sostituire pienamente le importazioni che, pertanto, continueranno anche in futuro a essere indispensabili per coprire il nostro fabbisogno.
Come Associazione abbiamo altresì evidenziato che l’incremento della domanda di semole 100% italiane ha certamente consentito, nel corso degli ultimi mesi, una valorizzazione del frumento duro nazionale, la cui quotazione risponde ormai a dinamiche maggiormente autonome rispetto a quelle del mercato internazionale.
Ci auguriamo ovviamente che questo trend possa contribuire a incrementare le superfici e le produzioni nazionali di frumento duro. Ed è anche per questo motivo e con questo obiettivo che Italmopa si è recentemente fatta promotrice dell’inserimento della semola ottenuta con solo grano nazionale nei listini prezzi delle due principali Camere di Commercio.
È un’iniziativa importante che denota, ancora una volta, un forte senso di responsabilità e un convinto interesse di Italmopa a voler ulteriormente sviluppare tutti gli strumenti in grado di agevolare la crescita della filiera grano duro nazionale.
During the Durum Days, the results of a study carried out by Areté Research Institute were presented. They revealed key elements useful for understanding and evaluating the industry’s performance. The demand for pasta, which had reached high levels during the pandemic, is now returning to standard consumption; wheat production has increased, thanks to a larger sown area, but also to an increase in stocks, which has also contributed to lowering the price of the raw material. During Durum Days, the focus was therefore on the importance of a correct and continuous supply of quality durum wheat, so that semolina production can meet the demands of both the pasta industry and consumers.
[members_logged_in]Contenuto visibile solo agli utenti abbonati
Leggi la rivista completa[/members_logged_in][members_not_logged_in]Abbonati per visionare la rivista[/members_not_logged_in]
© Riproduzione riservata
Presidente di Italmopa
© Copyright 2022 AVENUE MEDIA S.R.L. Tutti i diritti sono riservati. Note legali | Credits | Privacy Policy Editoria | Cookie Policy | Preferenze cookie