Nel 2019 sono state iscritte al Registro Varietale 21 varietà di frumento tenero, che hanno ottenuto il parere favorevole del Gruppo di Lavoro per la Protezione delle piante – Sezione sementi (Dm. 35041 del 24 ottobre 2019, Dm. 40382 del 16 dicembre 2019 e Dm. 8101 del 26 febbraio 2020). Il presente lavoro descrive le caratteristiche qualitative delle nuove varietà, unitamente alla loro classificazione determinata mediante l’Indice Sintetico di Qualità (ISQ; Borasio, 1997) che prevede, in base ad alcuni parametri tecnologici, la suddivisione delle varietà secondo le seguenti classi: Frumento di Forza (FF), Frumento Panificabile Superiore (FPS), Frumento Panificabile (FP), Frumento da Biscotto (FB), Frumento per Altri Usi (FAU). In aggiunta, per ciascuna varietà sono riportati gli indici e i valori dei parametri produzione, peso ettolitrico e peso 1000 semi.
In TABELLA 1 sono riportati l’elenco delle varietà iscritte, il responsabile della conservazione in purezza, la composizione in gliadine di tipo γ ed α e in subunità gluteniniche ad alto peso molecolare (HMW), il punteggio qualitativo desunto sulla base della composizione gluteninica (Pogna et al. 1989). La sede Crea-DC di Milano ha il coordinamento delle prove per la valutazione delle caratteristiche morfologiche, produttive e qualitative delle nuove accessioni. Le prove delle nuove varietà sono state condotte in due annate agrarie consecutive (2017-2018 e 2018-2019), in cui sono state confrontate con i quattro testimoni Blasco, Bologna, Bramante e Solehio, varietà fra le più diffuse nel panorama italiano della coltivazione di frumento tenero. La rete per la caratterizzazione agronomica del frumento tenero è composta da tre località nell’areale Nord – Torino, Lonigo (Vi) e S. Angelo Lodigiano (Lo) – e due località nell’areale Centro – Arezzo e Tolentino (Mc). Per ogni singola annata, gli indici dei parametri produzione, peso ettolitrico e peso 1000 semi sono calcolati sulla media dei testimoni. Per il calcolo del dato medio di ogni singolo ciclo di prova e di quello complessivo di biennio si utilizzano i dati delle località che hanno ottenuto, a seguito dell’analisi statistica, un coefficiente di variabilità (CV) del parametro produzione inferiore al 15%.
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