Secondo un recente studio dell’Università di Wageningen, in Olanda, la strategia green Farm to Fork metterebbe a rischio sia il reddito degli agricoltori, sia la qualità e la quantità delle produzioni europee. Lo studio, in particolare, presenta una valutazione d’impatto su sei obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità rispetto alla diminuzione dell’uso e dei rischi dei pesticidi, alla riduzione delle perdite di nutrienti, all’aumento dell’area dell’Ue sottoposta a produzione biologica e all’incremento della quantità di terreno agricolo con caratteristiche del paesaggio ad alta biodiversità.
SE PRINCIPI E OBIETTIVI VANNO TUTELATI, LE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEVONO ESSERE ESAMINATE NEL LORO INSIEME
Uno studio complesso e articolato le cui conclusioni riportano esiti che non possono ovviamente essere considerati ineluttabili, ma che convergono con quelli di altri analoghi studi in materia, seppur realizzati con metodologie diverse, come, in particolare, quello dell’Usda – che è arrivato a esprimere forti critiche per i probabili squilibri sui mercati, per l’aumento dei prezzi delle derrate alimentari, per il mancato raggiungimento degli obiettivi sul piano ambientale – e dell’Università di Kiel.
Nondimeno, tale studio sembra inoltre confermare percezioni già largamente diffuse tra gli operatori delle varie filiere alimentari soprattutto per quanto riguarda l’impatto delle politiche comunitarie, che saranno messe in atto sui volumi di produzione delle materie prime.
IL RISCHIO NON IPOTETICO È CHE L’EUROPA POSSA DIVENTARE UN IMPORTATORE NETTO DI CIBO
Il rischio, non del tutto ipotetico, è quello che l’Europa possa diventare un importatore netto di cibo, in diretta contraddizione con l’autonomia strategica apertamente promossa dalla Commissione europea durante la crisi pandemica e con la necessità di garantire ai consumatori europei una food security che possa, per quanto possibile, affrancarsi dei rischi geopolitici o climatici sempre più ricorrenti.
In questo contesto, appare necessario il varo, con la massima urgenza, da parte della Commissione europea di una valutazione d’impatto seria e completa sulle conseguenze delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, fermo restando che dovranno essere comunque salvaguardati i principi e gli obiettivi, pienamente condivisibili, che sono alla base di tali strategie e tutelate quelle produzioni e quelle filiere, come quelle del frumento, il cui impatto ambientale risulta particolarmente limitato.
According to a recent study carried out by the Dutch University of Wageningen, the green strategy of Farm to Fork would put at risk both the income of farmers and the quality and quantity of European productions. Although it is essential to protect the principles and strategies of these actions, it is also important to analyze each of their fields of action, since virtuous production chains already exist by nature. Not only that, in fact this green turn could also lead to Europe’s dependence on other productive systems, making Europe basically a food importer. Recent geopolitical issues, but also sudden climate changes, cannot allow this to happen, because it would drive European agricultural and food policies into a corner. It is therefore necessary for the European Union to study very carefully any potential impact that Farm to Fork and Biodiversity could have.
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