Nel corso degli ultimi mesi il comparto molitorio ha assistito a violenti incrementi dei suoi principali costi di produzione: materie prime anzitutto, ma anche energetici, logistici e di trasporto. Aumenti senza precedenti e non governabili, perché frutto di congiunture internazionali a cui il nostro Paese, strutturalmente importatore netto di materie prime – siano esse alimentari o energetiche – deve passivamente sottostare.
ITALMOPA MANIFESTA FORTI PERPLESSITÀ SULL’INTRODUZIONE DEL REGISTRO DI CARICO E SCARICO PER CEREALI E SFARINATI
In questo contesto, che inevitabilmente andrà a ripercuotersi in modo significativo su tutti gli attori della filiera – ivi compresi i consumatori finali, visto che l’incremento di tali costi non potrà, in alcun modo, essere assorbito dalla sola industria della trasformazione – l’introduzione di un registro carico e scarico per cereali e sfarinati non poteva che suscitare grande perplessità, o meglio ancora, forte malessere, nel comparto molitorio, sia perché si tratta di una norma tecnicamente inapplicabile nella sua attuale formulazione, sia perché la stessa è destinata a tradursi in ulteriori, insostenibili costi per la stragrande maggioranza degli impianti molitori.
Una preventiva interlocuzione, purtroppo non avvenuta, tra il legislatore e gli operatori del settore, da un lato, e un’analisi dell’impatto economico della norma legislativa, dall’altro, avrebbero consentito di evitare un pericoloso cul de sac e offrire possibilità di manovra volte all’indispensabile modifica del contenuto della norma, oggi di sicuro limitate.
Responsabilmente, Italmopa ha auspicato un rinvio, quanto meno all’inizio del 2023, dell’entrata in vigore della norma, consentendo in tal modo sia di evitare un ulteriore aggravio, nell’attuale situazione di mercato, ai vari attori della filiera e in particolare alle fasce più deboli dei consumatori, già chiamati a sopportare un significativo incremento dei prezzi di beni di primaria rilevanza quali pane e pasta, sia di disporre del tempo necessario ad apportare le imprescindibili modifiche a una norma discriminatoria e francamente incomprensibile, se non per motivi ideologici legati a un sentimento antindustriale purtroppo ancora largamente diffuso nel nostro Paese.
Mi auguro, a questo punto, che il buon senso, da parte del legislatore, possa prevalere in una logica di confronto e trattativa win-win. In caso contrario, Italmopa saprà certamente rappresentare con forza e decisione gli interessi della filiera e del comparto molitorio assumendo, ove necessario, tutte le opportune iniziative per garantire la sopravvivenza delle nostre aziende.
The 2021 Italian Budget Law introduces some provisions concerning the creation of a computerised loading and unloading register for cereals and flours. This rule provides that any company holding an amount of more than 5 tonnes of a specific product per year will be obliged to record the loading and unloading operations of that product, from whatever source, within seven working days, in a special computerised register set up within the services of the National Agricultural Information System. Once again, Italmopa expresses its opposition to this rule that might lead, if it does not undergo significant changes, to the partial interruption of production, and many milling plants could even risk closing down.
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