I collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, sono quanto di più lontano dalla nostra realtà quotidiana, apparendo soprattutto nelle cronache giudiziarie o nella finzione cinematografica. Il “pentito” della salmonella, della micotossina, di un errore in un’etichetta, di un Ogm, di un bio o di un’origine non corretta non è appartenuto, finora, al mondo alimentare. A mia memoria ricordo solo qualche caso di dipendente non troppo fedele che, per diversi motivi, ha denunziato più o meno anonimamente la propria azienda o ex azienda. Ma il mondo è cambiato e il Legislatore unionale ha creato uno strumento giuridico ad hoc, la Direttiva Ue 2019/1937, per proteggere il “testimone” che lanci l’allerta su eventuali violazioni delle norme Ue da parte di un’azienda. Le illegalità possono riguardare alcuni settori d’interesse della nostra materia: salute e benessere degli animali, tutela ambientale, sicurezza e conformità dei prodotti, salute pubblica, sicurezza degli alimenti.
BREVE ANALISI DI UNA NUOVA FIGURA TRA TESTIMONE E “PENTITO” DELLE VIOLAZIONI AZIENDALI
Nella Pubblica Amministrazione il principio fu introdotto nell’ordinamento italiano con il D.Lgs. 2001/165, art. 54bis, mentre in alcune aziende private uno strumento simile, ma privo di qualsiasi requisito di obbligatorietà legale, è previsto da taluni sistemi certificati. Fatti salvi il segreto professionale forense, quello medico (e non altri quale quello del giornalista professionista, il che crea un contrasto con la normativa nazionale italiana), quello giudiziario o quello classificato, lo scopo della norma comunitaria è di tutelare il segnalatore di attività illecite nelle materie individuate dalla Direttiva. Oggetto della segnalazione sono le informazioni, ivi compresi i fondati sospetti, riguardanti effettive o potenziali violazioni che si sono (sarebbero, n.d.a.) verificate o, molto verosimilmente, potrebbero verificarsi nell’organizzazione con la quale il segnalante è entrato in contatto, nonché i tentativi di occultare le violazioni. Ma sono pure denunziabili le “inquietudini” e i sospetti.
…continua
Leggi la rivista completa[members_not_logged_in]Abbonati per visionare la rivista[/members_not_logged_in]
© Riproduzione riservata
Avvocato esperto in diritto dell’alimentazione
© Copyright 2022 AVENUE MEDIA S.R.L. Tutti i diritti sono riservati. Privacy Policy Editoria