Reuters riferisce che i funzionari delle Nazioni Unite per gli aiuti alimentari ipotizzano che la fine della Black Sea Grain Initiative potrebbe provocare un’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e quindi un’importante crisi alimentare, specie nel Corno d’Africa. Come noto, l’accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia e firmato in accordi separati con Ucraina e Russia ha visto più di 32 milioni di tonnellate di prodotti agricoli spediti sui mercati globali. Lo stesso è scaduto il 18 luglio, dopo essere stato rinnovato tre volte. Tuttavia, la Russia ha scelto di non rinnovarlo. Ora, mentre quest’anno la carestia è stata evitata in alcune parti del Corno d’Africa grazie a una stagione delle piogge inaspettatamente robusta, i funzionari delle Nazioni Unite rimangono preoccupati per circa 60 milioni di persone ancora in difficoltà di cibo in sette nazioni dell’Africa orientale, condizione che il mancato rinnovo dell’accordo potrebbe aggravare.
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