Giovani e ricerca per un’agricoltura nazionale moderna

Originario di Fano, l’Onorevole Mirco Carloni è stato Assessore alle attività produttive, all’agricoltura e allo sviluppo economico della Regione Marche, per poi essere eletto – dopo le politiche del 2022 – presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Recentemente, Carloni è stato il primo firmatario della legge (che porta il suo nome) su “promozione e sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo” n. 36 del 15 marzo 2024. L’obiettivo di tale provvedimento è quello rendere l’agricoltura attrattiva per i giovani e recuperare competitività ed efficienza nei mercati internazionali senza dimenticare la tutela delle materie prime. “Molini d’Italia” ha voluto riflettere, insieme all’Onorevole su quelle che sono le questioni più attuali del settore agroalimentare nazionale.

1) On. Carloni, prima del suo attuale incarico, è stato Assessore all’Agricoltura delle Marche. Quali sono state le attività svolte per il rilancio agricolo di questa Regione?

«Ci siamo posti l’obiettivo di riportare l’agricoltura al centro del dibattito politico ed economico, promuovendone innovazione e qualità: un’agricoltura, capace di tutelare la biodiversità e raccontare al mondo la realtà di un territorio ameno con uno stile di vita salubre e moderno, quindi, maggiormente attrattivo per residenti, turisti e imprenditori. Tra i provvedimenti più significativi attuati posso, certamente, ricordare la legge sull’enoturismo, sugli agriturismi, il distretto biologico, il rafforzamento di filiere strategiche, come quella dei castagneti da frutto, della barbabietola da zucchero, della birra artigianale e agricola, provvedimenti a difesa dell’apicoltura, della tartuficoltura, il progetto “dalla vigna alla tavola”, senza dimenticare la predisposizione di strumenti finanziari e creditizi per le imprese agricole. La volontà è stata ed è quella di rendere più appetibile, anche grazie alle nuove tecnologie, il mestiere dell’agricoltore, soprattutto agli occhi dei giovani».

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