Nell’anno appena trascorso, lo Zimbabwe (paese senza sbocco sul mare) ha realizza to il suo più grande raccolto di grano (375.000 tonnellate), rendendosi così autosufficiente. Il raccolto del 2022 è stato superiore del 13% rispetto all’anno precedente, superando un record di mezzo secolo fa. La superficie coltivata a grano è aumentata del 10% e, soprattutto, lo Stato ha istituito una politica di distribuzione di fertilizzanti e di acquisto di colture attraverso un ente pubblico, il Grain Marketing Board, che ha conquistato gli agricoltori. Di conseguenza, lo Zimbabwe non ha più bisogno di importare grano per soddisfare il proprio fabbisogno, risparmiando fino a 300 milioni di dollari in costi di importazione. Nell’attuale contesto in cui i paesi africani soffrono per l’assenza o il costo elevato del grano russo e ucraino, lo Zimbabwe si distingue per la sua politica proattiva.
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