Tatooine è un pianeta che descrive la sua orbita intorno a una stella binaria. Una volta era un paradiso verde, coperto dagli oceani, poi divenuto desertico. Una landa desolata che ci ricorda come nulla è permanente, tranne il cambiamento. Tatooine è la casa della famiglia Skywalker. Vi nacque Anakin e vi crebbe Luke che, sotto la guida di Obi Wan Kenobi, diverrà un cavaliere Jedi impegnato nella guerra contro l’Impero Galattico. Questo pianeta, ovviamente, non esiste. È il frutto della fantasia di George Lucas e della grande architettura fantastica – paradigmatica dell’attualità – della saga di Star Wars.
PARTIRE DA LONTANO PER PORTARE UN MESSAGGIO DI GRANDE ATTUALITÀ
Il luogo, però, si specchia sulla terra. Il riflesso reale è una città berbera chiamata Tataouine che si trova nel sud della Tunisia alle porte della distesa di sabbia del Sahara. Nel corso della loro storia, per proteggersi dalle tribù arabe beduine, i Berberi si ritirarono su alture in villaggi dall’architettura fortificata chiamati Ksour, plurale dell’arabo Ksar che significa, appunto, cittadella fortificata. Un insieme di strutture ad alveare, impasto di terra e pietra, con cupole sovrapposte alte fino a cinque piani e adibite a granai. E il granaio – il grano – era, come sempre, il fulcro e la sicurezza della società che doveva essere difeso a ogni costo. Ogni struttura è quindi costituita dal sovrapporsi di “celle” di stoccaggio dove, oltre al grano, venivano riposte anche anfore per l’olio e oggetti preziosi.
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