Leonardo Figna, di Agugiaro&Figna Molini e membro dei Giovani Italmopa, è stato da poco eletto Presidente del Gruppo Giovani dell’Industria dell’Unione Parmense degli Industriali. Agugiaro&Figna, che conta 110 dipendenti, 3 stabilimenti e un fatturato di oltre 100 milioni di euro, si posiziona come la seconda realtà molitoria in Italia nel settore del grano tenero. Grazie a una crescita esponenziale, negli anni il Gruppo ha raggiunto importanti traguardi, conquistando significative quote di mercato. La nascita dell’azienda è frutto dell’incontro di due famiglie: la famiglia Figna, che nel 1874 si trasferisce da Lugo di Romagna a Parma per avviare l’attività dell’omonimo molino a Valera, e la famiglia Agugiaro, che già nel 1825 gestiva il molino di Villa Bozza a Curtarolo in provincia di Padova, di cui divenne proprietaria nel 1831. Nel 2003 le due imprese si uniscono e nasce Agugiaro&Figna Molini, una realtà aziendale in cui le due stirpi molitorie hanno integrato le rispettive competenze ed esperienze per guardare al futuro. I tre stabilimenti, di Collecchio (Pr), Curtarolo (Pd) e Magione (Pg), sono specializzati ognuno in una specifica produzione e oggi soddisfano le richieste dell’intero mercato nazionale.
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A Parma si realizzano gli sfarinati per la grande industria, la Gdo e la panificazione tradizionale destinati all’area Nord Ovest del Paese. A Padova, invece, ci si dedica alla produzione di farine per pizza, con il brand “Le 5 Stagioni”, leader consolidato nel mercato italiano e in costante crescita all’estero, di farine e semilavorati per pasticceria, con il marchio “Le Sinfonie”, e di semilavorati per tutti i prodotti da forno per soddisfare i clienti del Nord Est. Infine Perugia, che sta crescendo nel Centro Sud per la fornitura industriale di prodotti da forno e di alimenti per la prima infanzia e la panificazione artigianale.
Agugiaro&Figna Molini, inoltre, è tra le realtà industriali italiane che prima e meglio ha valorizzato il lievito madre riuscendo a realizzarlo essiccato in polvere, il Naturkraft, frutto di una produzione in uno stabilimento dedicato. Questi e tanti altri fattori hanno permesso di migliorare e aumentare la capacità di trasformazione dei tre stabilimenti del Gruppo, che oggi raggiunge 500 t/24h nello stabilimento di Collecchio, 400 t/24h in quello di Curtarolo e 250 t/24h a Magione.
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